Mese: <span>Marzo 2016</span>

iscrizione ordine psicologi lazio

Festival della psicologia “Stiamo Fuori”

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IL FESTIVAL DELLA PSICOLOGIA E’ ORGANIZZATO DALL’ORDINE DEGLI PSICOLOGI DEL LAZIO

Quest’anno, in più, apriamo le porte!

Seconda edizione del festival della psicologiaStiamo Fuori”, con cui abbiamo rinforzato l’immagine di una psicologia che incontra le persone per strada e nelle piazze, aperta agli stimoli della società, in dialogo con i dubbi, i progetti e i desideri delle persone, capace di facilitare processi di crescita e cambiamento.

festival-della-psicologia-2016-stiamo-fuori-valeria-colasantiCon la contrazione del tempo libero, la continua sovrastimolazione, la necessità di adattarsi alla velocità e alla fluidità del mondo, la psicologia ha bisogno di farsi contagiare, per poi proporre strategie di resistenza agli urti e di sviluppo del singolo e della società coerenti e attuali, per promuove qualità di vita e lavoro, salute e benessere.

In poche parole, una psicologia disponibile.

Quest’anno la manifestazione “Stiamo Fuori” ha un ingrediente in più. Dal 23 al 27 maggio, accanto alla nostra presenza sul territorio, in tre piazze di Roma, dove ci saranno gazebi di informazione e di scambio, ti sarà possibile scaricare un voucher per un incontro gratuito con uno psicologo, con la opportunità di inaugurare poi un percorso a prezzi calmierati.

Il principio che ispira questa proposta è la circolarità: dai luoghi tradizionali della professione alla piazza e poi dalla piazza di nuovo ai luoghi della professione, con l’intenzione di renderli più aperti e permeabili.

La psicologia è sul territorio, vicino a te. Fai un giro sul sito festivalpsicologia.it e scopri sulla mappa dove sono gli psicologi della tua zona che stanno partecipando a questa iniziativa.

Puoi scaricare il voucher per l’incontro con un professionista subito ed utilizzarlo entro tutto il 2016.

fonte articolo: http://www.festivalpsicologia.it/

 

combattere lo stress cure e rimedi

Stress, come combatterlo.

Non è facile dare una definizione oggettiva del termine stress che abbraccia un’ampia varietà di stati fisici e psicologici. Molti eventi possoncombattere lo stress cure e rimedio portare a essere stressati, alcuni banali, altri decisamente più rilevanti: un cambio di lavoro, un trasloco, un eccessivo carico di impegni e scadenze ma anche situazioni piacevoli come l’organizzazione di un matrimonio.

Lo stress viene spesso definito come qualcosa che porta ansia e tensione creando un impatto negativo nel benessere generale della persona; una reazione difensiva dell’organismo di fronte a degli stimoli percepiti come ostili o pericolosi che possono variare da persona a persona risultare molto soggettivi.

I fattori più comuni che indicano uno stato di stress sono ritmo cardiaco e respirazione accelerati così come il metabolismo. Il fisico viene sottoposto a stimoli eccessivi che se protratti nel tempo possono provocare effetti nocivi per la salute quali insonnia, disturbi cardiovascolari, depressione, ansia.

Spesso lo stress viene associato alla sclerosi multipla sia come possibile causa di esordio della malattia sia come conseguenza del manifestarsi della SM.
Nonostante siano stati svolti numerosi studi sul possibile ruolo giocato dallo stress tra le cause della SM ad oggi non ci sono prove inconfutabili a sostegno di questa teoria. Risulta invece più chiaro come la SM stessa possa portare con se la sua dose di stress e preoccupazioni.

L’imprevedibilità, la varietà dei sintomi, i cambiamenti nelle abitudine e negli stili di vita, oltre alla cronicità e all’impatto delle terapie sono tutti fattori che possono provocare stress nelle persone con SM ed essere per loro costanti sfide da affrontare.

Esistono però diverse strategie per gestire le reazioni legate allo stress, come la respirazione profonda, lo yoga, tecniche di rilassamento e meditazione, i gruppi di auto aiuto o semplicemente dedicando un po’ di tempo ad un’attività che piace.
Rimane comunque importante imparare a riconoscerlo per poterlo poi affrontare nel modo più idoneo.

Per approfondire questa tematica sono disponibili:
• Miniseminario on line “Progetto donne”: la vita che stress
• Link libretto “Aspetti psicologici”

Sorgente: Benessere – Affrontare lo stress – Associazione Italiana Sclerosi Multipla

Insonnia : le regole d’oro per vincerla

Parliamo di insonnia, un disturbo che colpisce 12 milioni di persone in Italia. Alla lunga può provocare ipertensione, depressione e demenza precoce. Fumo, alcol e cibi grassi mai prima di andare a letto

Sorgente: Insonnia: le sette regole d’oro per vincerla – La Stampa

 

articoli scritto da Valentina Arcovio
 A tutti sarà capitato, e probabilmente anche più di una volta, di rigirarsi nel letto di notte senza riuscire a chiudere occhio. Ebbene, è quel che si definisce un episodio di insonnia. Più precisamente una forma di insonnia molto comune. Infatti, questo mostro “mangia-sonno” può avere volti diversi: oltre alla difficoltà ad addormentarsi, c’è la difficoltà a mantenere il sonno e quindi avere molti risvegli, oppure di avere la sensazione di dormire poco o male. Si stima che in Italia siano ben 12 milioni le persone che soffrono di insonnia, ovvero il 10 per cento della popolazione. Ma per molti si tratta di un dato sottostimato. Nonostante questo, spesso il problema viene liquidato come se fosse un qualcosa di passeggero. Eppure, molte volte non è così e le conseguenze, specialmente sul lungo periodo, possono essere anche gravi. “Il sonno è qualcosa a cui non possiamo assolutamente rinunciare, anche se molti vorrebbero”, dice Liborio Parrino del Centro del Sonno dell’Università di Parma e segretario nazionale dell’Aims (Associazione italiana medicina del sonno).

 

RISCHI

Sono sempre più numerose le evidenze scientifiche che dimostrano quanto la mancanza di sonno faccia male alla nostra salute. Ad esempio, un recente studio pubblicato sulla rivista Hypertension ha suggerito che chi soffre d’insonnia cronica avrebbe fino al 400% di probabilità in più di sviluppare l’ipertensione. Altri studi recenti hanno evidenziato come l’insonnia sia il più rilevante sintomo prodromico, ovvero cioè che anticipa la comparsa, della depressione. Un alterato equilibrio sonno-veglia, infatti, causa nervosismo, stress ed eccessiva tensione.

Inoltre, la letteratura scientifica è ricca di studi che hanno collegato l’insonnia a un rischio maggiore di sviluppare demenza con il tempo, di avere le difese immunitarie più basse, di sviluppare disturbi alla vista, di essere in sovrappeso. La lista è davvero lunga.

 

RIMEDI

Ma la buona notizia è che ad essere lunga è anche la lista dei possibili rimedi. “Anzi più che rimedi, si tratta di una lista di cose che non bisogna fare prima di andare a letto”, precisa Parrino. “Se ci pensiamo bene, infatti, non abbiamo alcun bisogno di imparare a dormire – continua – perché già nella pancia della mamma siamo bravissimi a farlo. Basterebbe infatti solo non ostacolare il sonno con abitudini e comportamenti oggi molto diffusi, ma nemici del sonno”. Per l’esperto, non è necessario stravolgere le nostre abitudini, ma di moderarle seguendo il buon senso.

No ai cibi grassi.

Per fare pace con il sonno bisogna cominciare a stare attenti a cosa si mette in tavola a cena. “Sono sconsigliati i piatti pesanti, come salsicce e bistecche”, spiega l’esperto. “Il rischio è di sovraccaricare il metabolismo di sera”, aggiunge. Meglio quindi consumare carboidrati, come la pasta, il riso, l’orzo e il pane. O latte e latticini che contengono L-triptofano, un aminoacido che stimola la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore cerebrale che favorisce il rilassamento dell’organismo. “Una tazza di latte con cereali e biscotti sono un ottimo viatico per il riposo”, spiega Parrino.

 

Vietato digiunare.

Mangiare leggero non significa lasciare la pancia vuota. “Se non si mangia, mentre dormiamo il cervello ci sveglia e fa scattare la fame che impedisce un buon sonno”, spiega Parrino.

Niente alcol o bevande eccitanti.

“Anche se è vero che l’alcol è un sedativo e fa venire sonno, è altrettanto vero che dopo 4 ore di lavoro per il fegato l’alcol scompare dal sangue e causa delle mini-crisi d’astinenza che disturbano il sonno”. L’esperto, inoltre, invita a evitare caffeina, cola, tè ed energy drink.

 

Non fumare.

Anche se è difficile a credersi: il fumo non rilassa. In realtà, accade qualcosa di simile a quello che succede con gli alcolici. “La nicotina ha un’emivita breve e può creare delle microcrisi di astinenza nel pieno del sonno”, dice Parrino.

Niente tv a letto. “In generale, guardare la tv a letto disturba il sonno”, dice l’esperto. “La luce del televisore uccide – continua – la melatonina, l’ormone amico del sonno, e di conseguenza disturba il sonno”, aggiunge. L’idea è quella di considerare il letto il luogo in cui si dorme. Quindi, meglio guardare la tv sul divano.

Non usate smartphone, tablet e pc.

“Può sembrare che non abbiano alcuna influenza, ma la sola luce che emettono può interferire con la melatonina, disturbando il sonno”, spiega Parrino.

Ok alle letture, ma occhio alla luce. Un buon libro prima di addormentarsi va bene. “Purché in condizioni luminose protette”, sottolinea l’esperto. “E’ consigliabile non usare lampade che emettono luce blu e che, notoriamente, disturbano il sonno”, aggiunge.

Assecondare il proprio cronotipo.

“Se si è allodole, ovvero mattinieri, allora è preferibile assecondare questa predisposizione”, dice l’esperto. “Non bisogna sforzarsi – continua – di rimanere in piedi fino a tardi per stare con la famiglia o guardare la tv. So che è difficile, ma se il nostro organismo ci dice che abbiamo sonno, allora è il caso di ascoltarlo”.

Attività fisica sì, ma lontana dal sonno.

Fare esercizio fisico fa bene alla salute. “Ma fare attività poco prima di mettersi a letto può creare difficoltà ad addormentarsi per via dell’adrenalina che il movimento fisico libera nell’organismo”, conclude l’esperto.

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